martedì 31 gennaio 2017

ANNO ACCADEMICO 2016/2017

Quest'anno l'Università della Legalità si articolerà su una serie di incontri che vedranno protagonisti educatori, insegnanti ed esperti in pedagogia



Ha preso il via il terzo anno accademico della “Libera Università per la Legalità”, ideata e portata avanti dall'attuale amministrazione comunale, realizzata con il contributo derivante dalla rinuncia all'indennità di carica del sindaco Libero Ciuffreda, organizzata in collaborazione con Libera, le Acli e l'Anpi di Chivasso. Venerdì 25 novembre, alla biblioteca Movimente, il sindaco ha presentato la serata, ricordando i motivi che hanno spinto a promuovere l'iniziativa e cioè le inchieste Minotauro e Colpo di Coda che avevano portato la magistratura torinese a scoperchiare uno stretto legame tra la politica e la mafia locali: “Abbiamo scoperto una realtà che ci ha spaventato – ha detto Libero Ciuffreda – ma che non ci ha vinti. Questa iniziativa promuove le buone pratiche legate al rispetto delle regole e dell'individuo. Frutto della collaborazione con le associazioni che ha portare, tra le altre cose, un gruppo di lavoro che ha promosso una legge regionale contro il gioco d'azzardo. Su questi temi il Comune di Chivasso è diventato un riferimento per tutto il Piemonte, tanto che nei giorni scorsi sono stato invitato a un convegno nell'hinterland torinese per relazionare sulle azioni da intraprendere per contrastare il gioco d'azzardo, spesso terreno di coltura della malavita. Un'altra fiore all'occhiello per la nostra città è rappresentato dall'essere stati i primi a ospitare immigrati in una villa sequestrata a un usuraio”.

Come ha spiegato il sindaco, quest'anno l'Università della Legalità si articolerà su una serie di incontri che vedranno protagonisti educatori, insegnanti ed esperti in pedagogia. Lo scopo è far emergere le dinamiche che vivono gli adolescenti in un nucleo famigliare dove in qualche modo sia presente la mafia. “Porre l'accento su questi temi – ha detto il sindaco – significa aprire la mente su orizzonti diversi. Mi è capitato personalmente, durante la visita a una scuola, di vivere l'imbarazzo di bambini che parlavano di un compagno figlio di mafiosi. Che colpa ne ha questo bambino e, soprattutto, cosa possiamo fare noi, i giudici, i magistrati, per aiutare questo bambino? Quest'anno ci occuperemo di questo problema, attraverso il contributo di esperti, convinti come siamo che i semi buoni riescono a vincere sempre e comunque. E' l'ultimo anno che apro l'anno accademico come sindaco e spero di poter essere dall'altra parte il prossimo anno, questo significherebbe che la nuova amministrazione comunale e il nuovo sindaco proseguiranno questa esperienza che ha già dato ottimi frutti. La legalità è un pensiero pesantissimo che non deve essere vissuto come un fardello ma come impegno civico”.

Alla serata inaugurale, dal titolo “Non crescerai mafioso”, hanno partecipato l'assessore alle Politiche Sociali Annalisa De Col, il presidente di Libera Chivasso Matteo Cerutti Sola e, quale relatore, Mario Schermi, formatore dell'Istituto Centrale di Formazione del Dipartimento di Giustizia Minorile e professore a contratto presso l'Università di Messina.

L'anno accademico si chiuderà con il quarto Festival della Legalità, in programma dal 28 al 30 aprile. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 15 dicembre, alle ore 21 sempre alla biblioteca MoviMente, dove si parlerà di cyberbullismo e uso dei social network, con l'avvocato Mauro Alovisio e con Georges Tabacchi, presidente del Consorzio Sociale Abele Lavoro.




lunedì 30 gennaio 2017

APPUNTAMENTI IMPORTANTI


Venerdì 24 febbraio 2017, h. 21.00 Biblioteca civica MoviMEnte

LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NELL'ECONOMIA CHIVASSESE (ESISTE UN PERICOLO DI PENETRAZIONE DELLE MAFIE NEL NOSTRO TESSUTO IMPRENDITORIALE?)

Dott. Alberto Ernesto Perduca, magistrato Le risultanze processuali Prof. Rocco Sciarrone, docente universitario L'indagine condotta nel Chivassese Dott. Riccardo Ludogoroff, avvocato, membro della Commissione Anticorruzione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino Gli strumenti legislativi per combattere la penetrazione mafiosa nei territori


Mercoledì 8 marzo 2017, h. 21.00 Biblioteca civica MoviMEnte

VITTIME DELLA TRATTA: QUALI GLI ATTORI COINVOLTI E QUALE TUTELA OFFRIRE?

Dott.ssa Felicia Pane, Coordinatrice SPRAR Chivasso - Cooperativa Marypoppins Antonio Colucci e Patrizia Turrini, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi
Nomi, date, storie. Le vittime innocenti delle mafie sono oltre 800. Dietro ogni nome c'è una storia, una persona, una lotta, un dolore, un riscatto. In apertura di ogni serata dell'Università della Legalità, il Faber Teater racconterà una di quelle storie. Perché "viviamo in un paese smemorato, che tende a rimuovere il passato o a fare della memoria una retorica". (Luigi Ciotti)



SEMINARI di APPROFONDIMENTO TEMI di LEGALITÀ, a cura dell’UNI3
ATTIVITÀ CORRELATE IL TEATRO DEI PASSI PERDUTI - XVIII EDIZIONE A CURA DI FORAVIA
IV FESTIVAL DELLA LEGALITÀ


1 febbraio 2017, h. 16.00 Teatrino Civico

Prof. Rocco Sciarrone, Professore Associato di Sociologia Generale presso l’Università di Torino. Indagine sul contesto della distribuzione commerciale chivassese e sull’infiltrazione mafiosa rilevata

24 aprile 2017, h. 16.00 Teatrino Civico

Dott.ssa Annalisa De Col, Assessore alle Politiche Sociali con delega alla Legalità L’azione delle pubbliche istituzioni per combattere la diffusione del gioco d’azzardo nelle nostre città

Sabato 11 febbraio 2017, h. 21.00 Teatrino civico

IL MARE A CAVALLO. LA STORIA DI UNA DONNA CHE HA RIFIUTATO LA REGOLA DEL SILENZIO

Teatro Contesto Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato muore assassinato dalla mafia. Felicia Bartolotta, sua madre, lotta per vedere riconosciute l’innocenza del figlio e la colpevolezza dei carnefici. La storia di una donna che ha rifiutato la regola del silenzio e dell’accettazione della violenza. Che ha rotto con la sua parentela, che ha scelto di stare con i “compagni” di suo figlio, ne ha condiviso le idee e le iniziative Ingresso € 10,00

28-29-30 aprile 2017 L’anno accademico si chiude con la quarta edizione del Festival, più giorni per riflettere e approfondire i temi legati alla legalità e al contrasto alle mafie




ATTIVITÀ PER LE SCUOLE E LA CITTADINANZA CRESCERE NELLA LEGALITÀ presso le Scuole dell’Infanzia ASPETTANDO IL 21 MARZO presso le Scuole Primarie SCU.TER. presso le Scuole Secondarie di Secondo Grado PROGETTO PER LA CITTADINANZA SUL GIOCO D’AZZARDO

domenica 29 gennaio 2017

STABILIMENTO LANCIA

Inaugurato nel 1963, affiancò gli stabilimenti di Borgo san Paolo a Torino, di Verrone (BI) e di Bolzano. Nel 1994 il Gruppo Fiat lo cedette alla Carrozzeria Maggiora, che proseguì la produzione di vetture fino al 2003, quando fallì. L'ultima vettura prodotta in questo stabilimento sotto la proprietà Fiat fu la Lancia Dedra nel 1993; in seguito la Maggiora costruì la Fiat Barchetta e la Lancia K Coupé. Il relativo raccordo ferroviario con la linea Torino-Milano andò in disuso nei primi anni 2000.
Dal 2003 lo stabilimento è stato riorganizzato dal consorzio (P.I.Chi.) ed ha ospitato diverse ditte dell'indotto automotive, tra cui un'officina Abarth (chiusa nel 2008), lo stabilimento della Dayco (successivamente Dytech) per la produzione di tubazioni per la conduzione di gas refrigerante ed oli per sistemi di trasmissione ed idroguida, un'officina per impianti di alimentazione a GPL della Landi Renzo, ed altre ditte specializzate nell'allestimento di automobili per le forze dell'ordine principalmente auto blindate per Polizia e Carabinieri.
Nell'area è oggi presente un grande parco di pannelli solari nel piazzale principale.
Dalla primavera 2013 fu avviata la costruzione di un centro commerciale a marchio Bennet nell'area a sud.

La Lancia K Coupè, fu l'ultima vettura prodotta a Chivasso.



Prima sintesi di 40 anni di storia della zona Chivassese. Dall'insediamento della Lancia, alle prime lotte dei lavoratori, alle stragi delle brigate rosse, sotto l'influenza degli avvenimenti più importanti di quel periodo.


Seconda sintesi di 40 anni di storia della zona Chivassese. Dall'insediamento della Lancia, alle prime lotte dei lavoratori, alle stragi delle brigate rosse, sotto l'influenza degli avvenimenti più importanti di quel periodo.





IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI LORETO

I Padri Cappuccini fondarono questo luogo santo nel 1643, dopo aver abbandonato un altro convento nei dintorni di Chivasso, andato distrutto nel 1639 ad opera delle truppe di Tommaso di Savoia-Carignano.
In quell’occasione si portarono appresso una statua lignea della Vergine Lauretana, considerata miracolosa; tale simulacro si venera tuttora sull’altare maggiore del santuario.

La chiesa oggi esistente non è però quella seicentesca: fu infatti riedificata nel 1897, su progetto di gusto eclettico dell’ingegner Mottura.

All’interno, si noti la volta con l’affresco di Luigi Morgari raffigurante il miracoloso trasporto della Santa Casa da Nazareth a Loreto.

L’altare maggiore, barocco, è costruito in legno, com’è di norma per i templi dei Cappuccini.
Ai lati dell’antico simulacro mariano, spiccano due ovali di scuola piemontese del Settecento, raffiguranti i santi Giuseppe da Leonessa e Fedele da Sigmaringen.

Sopra la mensa, infine, si ammiri il magnifico tabernacolo sormontato dal tronetto per l’esposizione eucaristica: è un capolavoro d’intarsio databile a metà Settecento.


La statua rappresenta la Madonna di Loreto.
La Vergine, con il capo velato, indossa la lunga dalmatica secondo l’immagine lauretana che fu definitivamente proposta nel XVI secolo; il Bambino è raffigurato a mezzo busto e, al solito, regge il globo crocifero nella mano sinistra. La scultura è stata realizzata per essere contemplata frontalmente, come è dimostrato dalla base parallelepipeda, decorata su soli tre lati, e dalla stessa figura della Madonna, che nella parte posteriore è quasi completamente piatta con due grandi cavità di forma ovale frutto dello svuotamento all’interno del tronco ligneo.

Le origini della devozione lauretana a Chivasso vanno ricercate nel pilone affrescato, sorto forse già nel XV sec. nella regione detta "Fontane di Loreto", presso l’antica via di Vercelli, vicino alla frazione Belvedere.
Per volontà popolare, nel 1562 le autorità disposero la costruzione di una chiesa, portata a termine nel 1566, la quale inglobò l'affresco. Tuttavia, poiché l'antico dipinto versava ormai in pessime condizioni, Giuseppe Bra, vicario (giudice) di Chivasso, fece scolpire una statua delle stesse dimensioni dell'affresco. Nel 1624 la chiesa fu affidata ai cappuccini, che vi affiancarono un convento.
Durante la guerra del 1639-40 gli edifici andarono in rovina, tanto che nel 1643 si decise di
ricostruire il santuario, scegliendo però un sito più salubre. A lavori compiuti, il simulacro lauretano fu trasportato nella nuova chiesa (1643) e collocato sull'altare.

Secondo Carlo Caramellino l'autore della statua proverrebbe da un milieu artistico-culturale lombardo, forse intriso di elementi iberici, fatto non impossibile dato che il territorio lombardo era dal 1535 una provincia spagnola (scheda di C. CARAMELLINO, in L. P. G. ISELLA, Storia del Santuario “Vergine di Loreto” a Chivasso. 1562-1982, Chivasso 2007, p. 169).

Sul capo di entrambe le figure è presente un perno di ferro, il quale sembrerebbe confermare l’esistenza, sin dai primi tempi, di una corona metallica sia sulla Madonna sia sul Bambino.

PARCO DEL BRICEL


La costruzione della Presa del Canale Cavour, che qui inizia il suo viaggio lungo 85 chilometri per finire in Provincia di Novara, nel Ticino, ha formato sin dal 1863 uno specchio di acqua arricchito dal pesce proveniente dal torrente Orco e Malone. L'attività della pesca sul fiume, a bordo della barca a fondo piatto chiamata Bricel, da cui prende nome il Parco, ha caratterizzato per più di un secolo le sponde del Po di Chivasso.

Qui era inoltre presente il porto natante che, grazie al traghetto, garantiva la comunicazione verso la collina di Castiglione, sino alla costruzione del ponte in mattoni del 1858. Il ponte storico è stato distrutto dall'alluvione del 1994 e quello che si vede è stato ricostruito sullo stesso posto, riutilizzando alcuni pilastri. Le pietre che arredano la rotonda del parco sono state tratte dalle sue macerie, recuperate ed utilizzate a memoria dell'evento e della furia distruttrice del fiume.

Al posto del campo sportivo e della piscina comunale in origine vi era una zona paludosa e ripariale ricca di fauna e di alberi. Successivamente le sponde sono state ricaricate con inerti e sulle stesse si sono insediate cave e lavorazioni della ghiaia. Si sono inoltre localizzate numerose reti tecnologiche, al servizio della Città e della vicina Centrale termoelettrica: metanodotto, oleodotto, reti elettriche superficiali e sotterranee.

Alla conclusione del secolo XX l'area ha toccato il punto di massimo degrado ambientale, rendendola inospitale per gli uomini e per gli animali.
La costruzione del Parco del Bricel, inaugurato nell'anno 2003, ha lo scopo di rendere fruibile l'area ai Cittadini e di ricreare un ambiente idoneo per la flora e per la fauna.

venerdì 27 gennaio 2017

LA STORIA DI CHIVASSO

Chivasso (Civass in piemontese) è un comune italiano di 26 728 abitanti, situato nella Città metropolitana di Torino, in Piemonte, circa 20 km a nord-est rispetto al capoluogo piemontese.

Tra il XII e il XIV secolo, la città fu capitale del Marchesato del Monferrato, prima del trasferimento della corte a Casale; tuttavia, ad oggi non è considerata parte geografica del Monferrato, sebbene ne faccia parte storicamente, ma viene definita "La porta del Canavese", regione di cui costituisce anche il centro più popoloso.

I primi ad insediarsi nel sito dell'attuale città furono gli antichi popoli Celtici dei Salassi Canavesani e dei Galli Cisalpini, in periodo compreso tra l'VIII ed il II secolo a.C. circa.
Un'antica edizione della "Summa Angelica" del Beato Angelo Carletti da Chivasso

Nella stessa area, intorno al II secolo a.C., gli antichi Romani fondarono una colonia, con la funzione di accampamento militare e stazione di rifornimento sul nodo stradale che metteva in comunicazione Augusta Taurinorum (Torino) con Eporedia (Ivrea), Augusta Praetoria,Salassorum (Aosta), la regione del Monferrato e Mediolanum (Milano).

Infatti il toponimo della città, molto probabilmente, è di origine tardo-latina e, documentato come "Clavasium", deriverebbe da"clivus" ("collina"), e dall'aggiunta del suffisso "-aceus", con il significa "luogo fronteggiante la collina".

Negli anni '50 e '60 del Novecento, il "boom" economico travolge anche la piccola cittadina, che vive un periodo di forte esplosione demografica ed economica, con il raddoppio della popolazione residente (tra il 1951 ed il 1971); in questo periodo, in città vengono edificate una Centrale Termoelettrica, e uno stabilimento della Lancia che, in poco tempo, diventa una delle principali fabbriche automobilistiche in tutta Italia.

La decisione della chiusura dello stabilimento, nel 1993, provoca un periodo di gravissime ripercussioni economiche e sociali, che si ripercuotono sulla città e sulla sua popolazione; Inoltre, la città subisce ingenti danni durante le alluvioni del Po del 1994 e del 2000: in particolare, nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994, crolla il ponte a dieci arcate di mattoni sul fiume, costruito oltre centotrenta anni prima, il quale viene ricostruito negli anni seguenti con una moderna struttura di calcestruzzo a campata unica.

Suddivisione del territorio
Il Centro Storico di Chivasso è diviso in nove "Borghi": quattro all'interno dell'antica cinta muraria ("Borgo di San Guglielmo" ad est, "Borgo Mincio" a nord, "Borgo di Santa Maria" ad ovest e "Borgo del Castello" a sud), e cinque all'esterno ("Borgo Vercelli" ad est, "Borgo Po" a sud, "Borgo Blatta" e "Borgo Posta Vecchia" a nord e "Borgo San Pietro" ad ovest). A questi, con il tempo, se ne sono aggiunti altri sei ("Località Baraggino", "Località Coppina", "Borgo dei Pesci vivi", "Borgo Belvedere", "Borgo Sud - Est" e "Località Cappuccini"), che insieme formano la periferia della città.
Edifici religiosi
Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta (XV secolo), comunemente chiamata "Duomo di Chivasso"
Chiesa di Santa Maria degli Angeli (XVII secolo): edificata tra il 1584 e il 1607 dalla Confraternita del Santissimo Nome di Gesù, ma modificata nel XVIII secolo dagli architetti Bernardo Antonio Vittone e Paolo Lorenzo Garrone, con l'aggiunta del campanile cilindrico (1751 - 1757). L'interno, recentemente restaurato grazie al contributo della Sezione Rotary International di Chivasso, è riccamente decorato e conserva, tra le altre cose, alcuni quadri settecenteschi del pittore locale Giovanni Battista Grassi, due gruppi scultorei lignei settecenteschi raffiguranti la "Deposizione dalla Croce" e la "Madonna Assunta" (Carlo Giuseppe Plura, 1713) e un Crocifisso in legno policromo di epoca medievale.
Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Marta (XVII secolo)
Santuario della Beata Vergine di Loreto e Convento dei Cappuccini (XVII secolo)
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in Frazione Boschetto (XV secolo)
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e Rocco, in Frazione Castelrosso (XVIII secolo)
Ex Chiesa e Convento di San Bernardino da Siena (XVI secolo)
Asilo Infantile "Beato Angelo Carletti" (ex Chiesa di San Francesco d'Assisi, XVI secolo)
Ex Chiesa di Sant'Antonio e Antico Ospedale Maggiore (XIII secolo)
Casa natale del Beato Angelo Carletti (XV secolo)

Palazzi e monumenti
Torre Ottagonale (XII secolo)
Stele di Chivasso, o Lapis Longus (VII - VI secolo a.C.)
Diga di inizio del Canale Cavour (XIX secolo)
Palazzo Santa Chiara (XVIII secolo), oggi Municipio
Teatrino Civico (XIX secolo)
Palazzo Einaudi (XVII secolo)
Palazzo delle Poste Reali (XVII secolo)
Palazzo Rubatto, sede della Pro Loco Chivasso "L'Agricola" (XVIII secolo)
Palazzo Tesio (XVIII secolo)
Tenuta di campagna della Mandria di Chivasso (XVIII secolo)

Parchi pubblici
Giardino degli Alpini
Parco Fluviale del "Bricel", parte del più ampio Parco del Po e della Collina Torinese
Parco del Mauriziano (chiamato dai Chivassesi "Parco del Robinson")