Chivasso (Civass in piemontese) è un comune italiano di 26 728 abitanti, situato nella Città metropolitana di Torino, in Piemonte, circa 20 km a nord-est rispetto al capoluogo piemontese.
Tra il XII e il XIV secolo, la città fu capitale del Marchesato del Monferrato, prima del trasferimento della corte a Casale; tuttavia, ad oggi non è considerata parte geografica del Monferrato, sebbene ne faccia parte storicamente, ma viene definita "La porta del Canavese", regione di cui costituisce anche il centro più popoloso.
I primi ad insediarsi nel sito dell'attuale città furono gli antichi popoli Celtici dei Salassi Canavesani e dei Galli Cisalpini, in periodo compreso tra l'VIII ed il II secolo a.C. circa.
Un'antica edizione della "Summa Angelica" del Beato Angelo Carletti da Chivasso
Nella stessa area, intorno al II secolo a.C., gli antichi Romani fondarono una colonia, con la funzione di accampamento militare e stazione di rifornimento sul nodo stradale che metteva in comunicazione Augusta Taurinorum (Torino) con Eporedia (Ivrea), Augusta Praetoria,Salassorum (Aosta), la regione del Monferrato e Mediolanum (Milano).
Infatti il toponimo della città, molto probabilmente, è di origine tardo-latina e, documentato come "Clavasium", deriverebbe da"clivus" ("collina"), e dall'aggiunta del suffisso "-aceus", con il significa "luogo fronteggiante la collina".
Tra il XII e il XIV secolo, la città fu capitale del Marchesato del Monferrato, prima del trasferimento della corte a Casale; tuttavia, ad oggi non è considerata parte geografica del Monferrato, sebbene ne faccia parte storicamente, ma viene definita "La porta del Canavese", regione di cui costituisce anche il centro più popoloso.
I primi ad insediarsi nel sito dell'attuale città furono gli antichi popoli Celtici dei Salassi Canavesani e dei Galli Cisalpini, in periodo compreso tra l'VIII ed il II secolo a.C. circa.
Un'antica edizione della "Summa Angelica" del Beato Angelo Carletti da Chivasso
Nella stessa area, intorno al II secolo a.C., gli antichi Romani fondarono una colonia, con la funzione di accampamento militare e stazione di rifornimento sul nodo stradale che metteva in comunicazione Augusta Taurinorum (Torino) con Eporedia (Ivrea), Augusta Praetoria,Salassorum (Aosta), la regione del Monferrato e Mediolanum (Milano).
Infatti il toponimo della città, molto probabilmente, è di origine tardo-latina e, documentato come "Clavasium", deriverebbe da"clivus" ("collina"), e dall'aggiunta del suffisso "-aceus", con il significa "luogo fronteggiante la collina".
Negli anni '50 e '60 del Novecento, il "boom" economico travolge anche la piccola cittadina, che vive un periodo di forte esplosione demografica ed economica, con il raddoppio della popolazione residente (tra il 1951 ed il 1971); in questo periodo, in città vengono edificate una Centrale Termoelettrica, e uno stabilimento della Lancia che, in poco tempo, diventa una delle principali fabbriche automobilistiche in tutta Italia.
La decisione della chiusura dello stabilimento, nel 1993, provoca un periodo di gravissime ripercussioni economiche e sociali, che si ripercuotono sulla città e sulla sua popolazione; Inoltre, la città subisce ingenti danni durante le alluvioni del Po del 1994 e del 2000: in particolare, nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994, crolla il ponte a dieci arcate di mattoni sul fiume, costruito oltre centotrenta anni prima, il quale viene ricostruito negli anni seguenti con una moderna struttura di calcestruzzo a campata unica.
La decisione della chiusura dello stabilimento, nel 1993, provoca un periodo di gravissime ripercussioni economiche e sociali, che si ripercuotono sulla città e sulla sua popolazione; Inoltre, la città subisce ingenti danni durante le alluvioni del Po del 1994 e del 2000: in particolare, nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994, crolla il ponte a dieci arcate di mattoni sul fiume, costruito oltre centotrenta anni prima, il quale viene ricostruito negli anni seguenti con una moderna struttura di calcestruzzo a campata unica.
Suddivisione del territorio
Il Centro Storico di Chivasso è diviso in nove "Borghi": quattro all'interno dell'antica cinta muraria ("Borgo di San Guglielmo" ad est, "Borgo Mincio" a nord, "Borgo di Santa Maria" ad ovest e "Borgo del Castello" a sud), e cinque all'esterno ("Borgo Vercelli" ad est, "Borgo Po" a sud, "Borgo Blatta" e "Borgo Posta Vecchia" a nord e "Borgo San Pietro" ad ovest). A questi, con il tempo, se ne sono aggiunti altri sei ("Località Baraggino", "Località Coppina", "Borgo dei Pesci vivi", "Borgo Belvedere", "Borgo Sud - Est" e "Località Cappuccini"), che insieme formano la periferia della città.
Edifici religiosi
Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta (XV secolo), comunemente chiamata "Duomo di Chivasso"
Chiesa di Santa Maria degli Angeli (XVII secolo): edificata tra il 1584 e il 1607 dalla Confraternita del Santissimo Nome di Gesù, ma modificata nel XVIII secolo dagli architetti Bernardo Antonio Vittone e Paolo Lorenzo Garrone, con l'aggiunta del campanile cilindrico (1751 - 1757). L'interno, recentemente restaurato grazie al contributo della Sezione Rotary International di Chivasso, è riccamente decorato e conserva, tra le altre cose, alcuni quadri settecenteschi del pittore locale Giovanni Battista Grassi, due gruppi scultorei lignei settecenteschi raffiguranti la "Deposizione dalla Croce" e la "Madonna Assunta" (Carlo Giuseppe Plura, 1713) e un Crocifisso in legno policromo di epoca medievale.
Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Marta (XVII secolo)
Santuario della Beata Vergine di Loreto e Convento dei Cappuccini (XVII secolo)
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in Frazione Boschetto (XV secolo)
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e Rocco, in Frazione Castelrosso (XVIII secolo)
Ex Chiesa e Convento di San Bernardino da Siena (XVI secolo)
Asilo Infantile "Beato Angelo Carletti" (ex Chiesa di San Francesco d'Assisi, XVI secolo)
Ex Chiesa di Sant'Antonio e Antico Ospedale Maggiore (XIII secolo)
Casa natale del Beato Angelo Carletti (XV secolo)
Santuario della Beata Vergine di Loreto e Convento dei Cappuccini (XVII secolo)
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in Frazione Boschetto (XV secolo)
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e Rocco, in Frazione Castelrosso (XVIII secolo)
Ex Chiesa e Convento di San Bernardino da Siena (XVI secolo)
Asilo Infantile "Beato Angelo Carletti" (ex Chiesa di San Francesco d'Assisi, XVI secolo)
Ex Chiesa di Sant'Antonio e Antico Ospedale Maggiore (XIII secolo)
Casa natale del Beato Angelo Carletti (XV secolo)
Palazzi e monumenti
Torre Ottagonale (XII secolo)
Stele di Chivasso, o Lapis Longus (VII - VI secolo a.C.)
Diga di inizio del Canale Cavour (XIX secolo)
Palazzo Santa Chiara (XVIII secolo), oggi Municipio
Teatrino Civico (XIX secolo)
Palazzo Einaudi (XVII secolo)
Palazzo delle Poste Reali (XVII secolo)
Palazzo Rubatto, sede della Pro Loco Chivasso "L'Agricola" (XVIII secolo)
Palazzo Tesio (XVIII secolo)
Tenuta di campagna della Mandria di Chivasso (XVIII secolo)
Torre Ottagonale (XII secolo)
Stele di Chivasso, o Lapis Longus (VII - VI secolo a.C.)
Diga di inizio del Canale Cavour (XIX secolo)
Palazzo Santa Chiara (XVIII secolo), oggi Municipio
Teatrino Civico (XIX secolo)
Palazzo Einaudi (XVII secolo)
Palazzo delle Poste Reali (XVII secolo)
Palazzo Rubatto, sede della Pro Loco Chivasso "L'Agricola" (XVIII secolo)
Palazzo Tesio (XVIII secolo)
Tenuta di campagna della Mandria di Chivasso (XVIII secolo)
Parchi pubblici
Giardino degli Alpini
Parco Fluviale del "Bricel", parte del più ampio Parco del Po e della Collina Torinese
Parco del Mauriziano (chiamato dai Chivassesi "Parco del Robinson")
Giardino degli Alpini
Parco Fluviale del "Bricel", parte del più ampio Parco del Po e della Collina Torinese
Parco del Mauriziano (chiamato dai Chivassesi "Parco del Robinson")
è una bella descrizione di chivasso per la mia ricerca di 5 elementare
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